Report Bynder è stato nominato leader nella Forrester Wave™: Digital Asset Management Systems, Q1 2024

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report 2023

Alcune statistiche importanti che analizzeremo in questo report

1200
10 su
10 >
98%
CMO

Ma prima un’introduzione…

Benvenuti all'edizione inaugurale del nostrorapporto sui contenuti.

In collaborazione con la società di ricerca indipendente PureSpectrum, abbiamo intervistato oltre oltre 1200 professionisti del marketing e della creatività, con diversi ruoli e responsabilità, in diversi Paesi del settore tecnologico e dei beni di consumo.


Questo rapporto si propone di offrire informazioni necessarie ad affrontare alcune delle sfide più importanti con cui i marketer devono confrontarsi in relazione alla creazione di contenuti, all'avvicinamento tra team e sistemi, alla distribuzione di esperienze di contenuto su scala e all'acquisizione dell'agilità necessaria per rispondere ai cambiamenti dell'economia globale.

Abbiamo diviso il rapporto in quattro parti, ognuna con un focus specifico sulle ultime tendenze e sull’importanza che i contenuti rivestono nell'anno in corso ma anche in futuro, così da aiutarvi a migliorare le vostre strategie di marketing. Queste sezioni coprono i seguenti argomenti:

Il nostro obiettivo è quello di trattare le sfide e le priorità dei professionisti e dei dirigenti del marketing e di fornire spunti per aiutarvi a sfruttare al meglio i contenuti e a navigare con successo nelle acque incerte del 2023.

Non si può più dire che la trasformazione digitale è dietro l'angolo. La realtà digitale è quella che stiamo vivendo e i team iniziano a guardarsi allo specchio e a non amare ciò che vedono.”
— Scott Brinker, Editor di Chiefmartech.com

Rapporto Riepilogativo

Lezioni chiave per il 2023

1
Nel 2023 i contenuti mantengono la loro posizione di leadership nel mondo del marketing. I CMO riconoscono l'importanza di investire nella creazione, gestione e distribuzione dei contenuti per affrontare le sfide della crisi economica di quest'anno e far sì che le proprie organizzazioni abbiano successo negli anni a venire.
2
Molte aziende faticano a soddisfare le esigenze del mercato odierno, tra cui l'evoluzione delle abitudini di acquisto dei consumatori e la loro richiesta di un'esperienza di contenuti digitali senza soluzione di continuità. Tuttavia, i CMO si stanno rendendo conto che dare priorità agli sforzi di trasformazione digitale e investire in un ecosistema digitale integrato a supporto delle operazioni di contenuto renderà la loro azienda più resiliente, reattiva ai cambiamenti del mercato e competitiva.
3
Gli investimenti in tecnologie che semplificano la creazione e la distribuzione di esperienze di contenuti personalizzati stanno diventando sempre più importati, in quanto continuano a stimolare le vendite, la brand awareness e la fiducia, riducendo al contempo i costi. Non sorprende che la maggior parte delle aziende intenda concentrarsi su tali investimenti.
4
Il repurposing dei contenuti è una strategia efficace che può far risparmiare tempo di produzione, migliorare il ROI dei contenuti e creare esperienze di contenuto coerenti tra i vari punti di contatto digitali. Investire nei template sta diventando una pratica comune tra i marketer che vogliono essere meno dipendenti da costose agenzie esterne e creare nuovi formati di contenuti esistenti in modo semplice e conveniente, senza aumentare il personale.

Stato dei Contenuti - Parte 1

In un clima economico difficile, i brand continuano a investire nei contenuti

In un contesto di inflazione crescente e di mercato volatile, le aziende sono sempre più costrette a tagliare i costi per rimanere competitive. Tuttavia, non tutte le strategie possono garantire sia il successo a breve che a lungo termine. Per navigare in queste acque complesse oltre che profonde, i contenuti possono essere un'ancora di salvezza[1] per le organizzazioni di tutti i settori. Utilizzando la tecnologia appropriata per creare, gestire e distribuire i contenuti, i team possono accelerare il tempo di commercializzazione, incrementare le prestazioni dei canali ed eseguire le iniziative strategiche con un ritorno sugli investimenti (ROI) misurabile.

Una piattaforma centralizzata per la gestione dei contenuti e dei loro dati, abbinata a sistemi integrati per la gestione di quelli dei clienti, può aiutare gli operatori del mercato digitale a rispondere in modo rapido ed efficace ai cambiamenti delle esigenze, delle richieste e delle aspettative di quest’ultimi. Una tecnologia come il digital asset management (DAM) aiuta le aziende a essere più agili e a adattarsi meglio in un periodo di crisi economica, eliminando la distanza tra i vari team e integrando i canali di creazione e distribuzione.

La nostra ricerca suggerisce che i marketer e i CMO di tutti i settori riconoscono il valore dei contenuti in tempi di incertezza e, per rimanere all’avanguardia, prevedono di utilizzare la tecnologia necessaria per ottimizzare i propri contenuti.


Risultato 1

I brand di tutto il mondo manterranno o aumenteranno gli investimenti per la creazione, la gestione e la distribuzione di contenuti

La maggior parte delle aziende del settore tecnologico e dei beni di consumo sta già aumentando o mantenendo i propri investimenti nella creazione e distribuzione di contenuti per raggiungere i propri obiettivi di business e ridurre i costi. Gli investimenti nei contenuti aiutano a mantenere la visibilità del brand, a fornire valore al target di riferimento, a stimolare la fiducia nel marchio e a ottenere risultati ottimali a livello di keyword ranking, traffico e condivisioni. Se non si investe nell’ottimizzazione delle operazioni di contenuto, si rischia di interrompere la crescita del brand e di perdere clienti che potrebbero non trovare i contenuti del brand una volta pronti per l'acquisto, con conseguenti ripercussioni sui profitti.

Secondo i nostri dati, la maggior parte dei marketer di tutto il mondo (69%) considera gli investimenti nella creazione, gestione e distribuzione dei contenuti una decisione strategica per salvaguardare le proprie finanze in periodi di incertezza. Se consideriamo nello specifico i CMO, vediamo che l'interesse per gli investimenti in contenuti è ancora più alto: il 76% dei CMO delle aziende tecnologiche e il 75% di quelle di beni di consumo esprimono un interesse strategico. In particolare, le aziende che operano sia nel settore B2B che in quello B2C registrano i tassi più elevati di investimenti strategici nei contenuti, e l'86% dei CMO prevede di mantenere o aumentare gli investimenti.

La crisi economica ha influito sugli investimenti a livello di contenuti della vostra organizzazione?

Servizi/merci di consumo

IT, tecnologia e telecomunicazioni

Investimento notevolmente ridotto

5%
10%

Investimenti leggermente ridotti

20%
14%

Gli investimenti sono rimasti invariati

18%
23%

Investimento leggermente aumentato

41%
37%

Investimento significativamente aumentato

16%
16%

La crisi economica ha influito sugli investimenti a livello di contenuti della vostra organizzazione?

  • Servizi/merci di consumo
41%

Investimento leggermente aumentato

20%

Investimenti leggermente ridotti

18%

Gli investimenti sono rimasti invariati

16%

Investimento significativamente aumentato

5%

Investimento notevolmente ridotto

Risultato 2

I marketer concordano sull’importanza dei contenuti per fornire informazioni sui prodotti e/o per mostrare il proprio vantaggio competitivo

Alla domanda sull'importanza dei contenuti per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, la maggior parte dei CMO ha citato come vantaggio principale la possibilità di condividere informazioni su prodotti e servizi ai clienti. Hanno sottolineato che, sfruttando i contenuti per fornire esperienze coinvolgenti, le aziende sono in grado di differenziarsi dalla concorrenza e di mostrare la loro proposta di valore unica al mercato, di incrementare il traffico sul sito web e le vendite e, infine, di incrementare le entrate per l'organizzazione.

Analizzando i numeri nel dettaglio, osserviamo che oltre la metà dei marketer a livello globale (58%) riconosce l’importanza dei contenuti al momento di condividere informazioni sui prodotti e/o mostrare il proprio vantaggio competitivo, percentuale che sale al 66% per i direttori digitali in particolare. È interessante notare che le aziende che operano sia nel settore B2B che in quello B2C si affidano maggiormente ai contenuti per differenziare e mostrare la propria offerta di prodotti (67%).

Cosa definisce meglio il ruolo dei contenuti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali?

53%
dei direttori marketing
54%
dei direttori creativi
66%
dei direttori digitali
... concordano sul fatto che i contenuti svolgono un ruolo fondamentale nel fornire informazioni su prodotti e servizi e nel mostrare il vantaggio competitivo.
“Con l'arrivo di nuovi concorrenti sul mercato, i contenuti da realizzare per tenere il passo sono innumerevoli. Ogni singolo canale di mercato richiede nuovi contenuti, dalla TV al sito web, alle e-mail e, ovviamente, ai social media.”
— Michael Robinson, Direttore Creativo di Nautilus

Stato dei Contenuti - Parte 2

Un ecosistema connesso è fondamentale nel 2023

I professionisti del marketing di tutto il mondo sono consapevoli dell'importanza dei loro sforzi di trasformazione digitale. La maggior parte delle aziende impegnate a soddisfare le esigenze del mercato odierno considera di investire nel consolidamento del proprio stack martech per affrontare le sfide del 2023[2].

Secondo la nostra ricerca, nel 2023 la maggior parte delle aziende darà la priorità alla riduzione dei costi attraverso il consolidamento dei sistemi tecnologici e una minore collaborazione con agenzie esterne, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza strategica e di sfruttare la giusta tecnologia per portare la creazione di contenuti all'interno dell'azienda. Ciò consente di massimizzare l'impatto dei contenuti lungo l'intero percorso dell'acquirente, eliminando la distanza tra team e sistemi che spesso comportano un aumento della spesa con scarsi risultati.

Questo approccio non solo riduce i costi, ma accelera anche il tempo di commercializzazione, portando a un aumento dei profitti rispetto ai concorrenti più lenti, e promuove la coerenza del brand. Mantenere la coerenza durante la distribuzione dei contenuti è infatti una sfida per la maggior parte dei brand, come riportato dal 66% degli intervistati che utilizza regolarmente più di 11 canali per le proprie attività di marketing e promozione. Un ecosistema digitale connesso alimentato da una piattaforma di gestione degli asset digitali aiuta le aziende a superare questa sfida.

Secondo la definizione di McKinsey[2], un ecosistema digitale consiste in “insiemi interconnessi di servizi attraverso i quali gli utenti soddisfano varie esigenze intersettoriali in un'unica esperienza integrata”.

Un sistema di questo tipo consente ai team di gestire l'intero ciclo di vita dei contenuti, dalla creazione alla distribuzione automatica su scala, e ne aumenta il valore e il flusso attraverso l'organizzazione e i punti di contatto con i clienti. Assicurando la corretta condivisione degli asset con le piattaforme che li richiedono, le aziende sono in grado di offrire esperienze di contenuto eccezionali al pubblico di riferimento nel momento giusto e di raggiungere i propri obiettivi.

Nell'attuale mondo digitale i dati sono essenziali per guidare le iniziative future e valutare l'efficacia di una qualsiasi strategia. Una soluzione DAM al centro di un ecosistema digitale fornisce informazioni preziose sull'utilizzo e sulle prestazioni delle risorse, consentendo alle aziende di migliorare l'efficacia della loro strategia digitale per le iniziative future.

“Abbiamo imparato come commercializzare e promuovere il nostro brand su tutte le piattaforme, compresi i social, le piattaforme di e-commerce e l’e-mail marketing.
Ci avvaliamo di Bynder per ospitare le nostre risorse e condividerle in base alle necessità.
— Leena Jain, CMO di Humanscale

Conclusione 1

La maggior parte dei brand prevede di risparmiare sui costi consolidando i sistemi tecnologici e/o riducendo le spese di agenzia

La nostra ricerca dimostra quanto ridurre al minimo le spese superflue sia una priorità importante per la maggior parte delle organizzazioni. Nel 2023 i CMO di tutti i settori prevedono di consolidare i loro stack martech esistenti, identificando e rimuovendo i servizi ridondanti o inutilizzati e investendo in tecnologie che uniscano i vari sistemi in un unico ambiente integrato. In questo modo mirano a sviluppare una strategia di integrazione efficace che favorisca l'uniformità e il coinvolgimento nel customer journey, riducendo al contempo i costi operativi.

I numeri ci dicono che la stragrande maggioranza dei marketer (83%) di tutti i settori è impegnata a consolidare i sistemi tecnologici e/o a ridurre le spese di agenzia, portando all'interno di quest’ultima parte del processo di creazione dei contenuti e ottimizzando la produttività dei team interni. L'interesse è ancora maggiore tra i CMO di settori specifici: il 94% di quelli delle aziende tecnologiche e un notevole 100% di quelli dei marchi di consumo intendono consolidare i sistemi tecnologici e/o fare meno affidamento su agenzie esterne.

Come prevedete di risparmiare sulla creazione di contenuti nel 2023?

Servizi/merci di consumo

IT, tecnologia e telecomunicazioni

57%
54%
Consolidare i sistemi tecnologici
57%
48%
Riutilizzare più volte i contenuti invece di crearne di nuovi su misura
50%
40%
Ridurre la spesa per le agenzie
42%
40%
Sponsorizzare meno contenuti e ospitarne di più sui canali di proprietà
24%
41%
Ritardare le assunzioni di creativi in-house
16%
20%
Non abbiamo in programma di cambiare il nostro approccio alla creazione di contenuti nel 2023
“Con il vecchio sistema di creazione dei contenuti a volte servivano settimane per apportare piccole modifiche. Modificare internamente i banner o gli annunci è un'enorme novità: ora è tutto molto più veloce.
— Aleksander Kyhn Hansen, Designer Grafico presso Milestone

Conclusione 2

I CMO di tutto il mondo intendono integrare il DAM nel loro stack martech esistente nel 2023

La maggior parte dei CMO nel 2023 intende investire in una soluzione DAM e integrarla con lo stack martech esistente. Un ecosistema di integrazione efficace consente ai brand di spostare la propria architettura applicativa verso un ecosistema di blocchi modulari che possano essere composti in base alle esigenze del momento. Un ecosistema composito e integrato può automatizzare la distribuzione dei contenuti direttamente da un sistema di registrazione a tutte le piattaforme di distribuzione dei contenuti. Ciò consente ai team di migliorare le esperienze digitali e di semplificare la creazione, la gestione, l'arricchimento, la trasformazione e la distribuzione dei contenuti da utilizzare su tutti i canali del customer journey, riducendo al contempo la probabilità di errore.

Dai dati in nostro possesso è emerso che l'85% dei responsabili marketing di tutto il mondo intende investire in un ecosistema digitale alimentato dal DAM. In particolare, tutti i CMO (100%) dei marchi di consumo e il 98% delle aziende tecnologiche intendono investire in un ecosistema connesso con una piattaforma DAM al centro. Se consideriamo il tipo di azienda, i risultati sono altrettanto impressionanti. Infatti, ben l’88% dei CMO delle aziende B2B intende investire in un ecosistema connesso alimentato dal DAM.

In quali delle seguenti tecnologie investirete nel 2023?

CMS
Sistema di gestione dei contenuti
DAM
Gestione delle risorse digitali
PIM
Gestione delle informazioni sul prodotto
Integrazioni
Integrazioni con lo stack tecnologico esistente
E-com
Piattaforme di commercio elettronico
27%
E-com*
35%
Integrazioni*
49%
PIM
50%
DAM
58%
CMS
CMS
Sistema di gestione dei contenuti
DAM
Gestione delle risorse digitali
PIM
Gestione delle informazioni sul prodotto
Integrazioni
Integrazioni con lo stack tecnologico esistente
E-com
Piattaforme di commercio elettronico
Ad oggi contiamo su un sistema ben coordinato per distribuire nuovi contenuti e lanciare prodotti in modo molto dinamico. In termini di ROI, passiamo molto meno tempo a monitorare le risorse tra più gruppi di persone. È una questione di efficienza operativa e vediamo che il suo valore si riflette in tutte le nostre operazioni di marketing.”
— Austin Holt, Digital Marketing Manager per Santa Cruz Bicycles

Stato dei Contenuti - Parte 3

Le esperienze di contenuto sono fondamentali per i brand che vogliono distinguersi

Nel 2023 il successo di un brand si basa fortemente sulle esperienze di contenuto che crea per i clienti e i potenziali clienti. Queste esperienze dovrebbero riguardare tutte le interazioni con il brand volte a educare, informare, coinvolgere e ispirare l'acquirente. Per ottenere un'esperienza di contenuto eccezionale è necessario un approccio globale che permetta di rispondere in modo coerente alle aspettative dei clienti, aumentare l’engagement e, infine, il fatturato.

In parole povere, offrire un'esperienza di contenuti significa fornire i contenuti giusti alle persone giuste, al momento giusto e nel posto giusto. Ciò richiede un'attenta gestione dei dati relativi ai clienti e ai contenuti. I brand che non danno priorità a un'esperienza di contenuti coerente rischiano di perdere clienti a vantaggio della concorrenza.

Offrire esperienze di contenuto lungo tutto il customer journey permette di godere di una migliore attrazione e fidelizzazione dei clienti, con conseguenti benefici per i profitti dell'azienda. Tuttavia, i brand si trovano di fronte a una crescente complessità nella condivisione di contenuti pertinenti, contestualizzati e personalizzati[3] su un numero sempre maggiore di canali con velocità e agilità. Questo ha portato al caos dei contenuti, compromettendo l’engagement dei clienti e i profitti del brand.


Conclusione 1

Gli sforzi di localizzazione e personalizzazione non smettono di contribuire al successo di un brand

I clienti si aspettano interazioni personalizzate con i brand e cambiano facilmente fornitore se tale esigenza non viene soddisfatta. Si rivolgono ai loro dispositivi per trovare soluzioni immediate[4] a qualsiasi esigenza, in qualsiasi momento. I brand in grado di fornire tali soluzioni sono gli stessi che prosperano anche in tempi incerti. I CMO riconoscono che la personalizzazione ottimizza le prestazioni e i risultati per i clienti: le aziende che crescono più rapidamente generano, a differenza delle controparti più lente, il 40% in più di fatturato[5] grazie a esperienze di contenuti personalizzate.

Oltre la metà dei responsabili marketing intervistati nella nostra ricerca (54%) ha come obiettivo chiave per il 2023 quello di migliorare i propri sforzi di localizzazione e personalizzazione. I dati mostrano che l’ottimizzazione della personalizzazione è percepita come prioritaria a livello esecutivo - tra il 60% dei CMO di tutti i settori (59% nei brand di consumo e 60% nelle aziende tecnologiche).

59%
60%

I CMO prevedono di migliorare i propri sforzi di localizzazione e personalizzazione quest'anno

Servizi e beni di consumo

IT, tecnologia e telecomunicazioni

Conclusione 2

Nel 2023, semplificare la creazione di esperienze di contenuto digitali è in cima alla lista dei marketer

Per offrire esperienze di contenuto eccezionali che possano risuonare con gli acquirenti, i brand devono coordinare efficacemente la gestione dei processi, dei sistemi di dati e dei canali di distribuzione. Lavorare manualmente e senza sinergia fa sprecare molto tempo e spesso porta a errori che possono danneggiare la reputazione dell'azienda.

Quest’anno, la totalità dei marketer a livello globale (98%) dà priorità a tempi di commercializzazione più rapidi e/o alle esperienze di contenuto attraverso le piattaforme. Le stesse percentuali si riscontrano in tutti i settori, ruoli e tipi di aziende, il che suggerisce che le organizzazioni di tutto il mondo stanno attualmente lavorando per soddisfare la domanda di contenuti pertinenti da parte dei consumatori in modo tempestivo.

Quali sono i vostri principali obiettivi di creazione, gestione e distribuzione dei contenuti nel 2023?

54%

Migliorare gli sforzi di localizzazione e personalizzazione

50%

Creare esperienze di contenuto coerenti su tutte le piattaforme

48%

Accelerare il tempo di commercializzazione

47%

Accelerare la trasformazione digitale

21%

Allineare i team interni e risparmiare tempo

Man mano che la nostra azienda cresce e si espande in nuovi mercati, dobbiamo anche localizzare le risorse e gestirne la distribuzione. Una grande priorità per il nostro team di design situato nel Regno Unito è quella di consentire ai collaboratori situati in paesi con un fuso orario diverso di godere di una piena visibilità delle risorse da noi create.”
— Danielle Giroux, Direttore Creativo di Clio

Stato dei Contenuti - Parte 4

Creare valore con i contenuti rimane una priorità assoluta

Nel 2023, i marketer che vogliono avere successo risparmiando denaro e ricorrendo meno spesso ad agenzia esterne comprendono sempre di più il valore del repurposing dei contenuti: una strategia efficace ma spesso trascurata. Non solo permette di risparmiare tempo di produzione, ma può anche incrementare l'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) mantenendo i contenuti aggiornati, pertinenti e facili da trovare.

Riproponendo i contenuti esistenti in nuovi formati, come infografiche, post sui social media, frammenti video, blog e podcast, i marketer possono creare in modo semplice e conveniente un'esperienza di contenuti coerente per il loro pubblico attraverso vari punti di contatto digitali. Inoltre, sfruttando i sistemi giusti all'interno di un ecosistema digitale composito, le metriche di performance possono guidare le strategie future e aiutare i brand a schiacciare la concorrenza.

La riproposizione dei contenuti può essere difficile se non si dispone della giusta tecnologia che permetta di accelerarne e scalarne la creazione. I template offrono una soluzione sia ai marketer che ai creativi, consentendo loro di evitare di affidarsi a costose agenzie esterne per semplici variazioni di contenuto.

Incorporando template efficienti nel loro ecosistema digitale, i team possono facilmente riutilizzare contenuti pronti per l'uso, mantenere la coerenza con il brand, eliminare il lungo lavoro di progettazione con elementi visivi standardizzati e automatizzare i processi per creare rapidamente grandi volumi di contenuti, ottenendo una maggiore velocità di commercializzazione.

“Il numero di risorse che creiamo è enorme, pertanto dobbiamo assicurarci di gestire i processi in modo efficiente, contando al contempo su una piattaforma che ci permetta di riutilizzare i contenuti, non solo tra i vari brand, ma anche tra i vari mercati.
— Jonathan Ansell, Responsabile digitale B2B presso Britvic

Conclusione 1

Quasi 10 CMO su 10 prevedono di riutilizzare i contenuti esistenti per aumentare l’efficienza e/o ridurre i costi

I responsabili marketing di tutto il mondo riconoscono i vantaggi offerti dal repurposing nello scalare la creazione dei contenuti e aumentarne la rilevanza, in particolare durante i periodi di crisi economica. L'84% degli addetti al marketing prevede di ridurre le inefficienze e/o risparmiare sui costi riproponendo i contenuti esistenti sui canali di proprietà, come il sito web o le e-mail.

Questa tendenza è ancora più forte tra i dirigenti. Il 90% dei CMO delle aziende tecnologiche e il 90% dei brand del largo consumo esprimono l'intenzione di riutilizzare i contenuti. Se si considera il tipo di azienda, l'intenzione di riutilizzare i contenuti è dell'86% per le aziende che operano sia come B2B che come B2C e del 95% per quelle B2B.

10 CMO
su 10

prevedono di riutilizzare i contenuti esistenti per aumentare l'efficienza e/o ridurre la spesa in agenzie.

Conclusioni

A causa delle sfide economiche imposte dal 2023, i team di marketing di tutto il mondo hanno iniziato a mettere in discussione i loro contenuti, riallocando i budget per scegliere i giusti strumenti tecnologici e ripensando le proprie strategie di commercializzazione. I CMO vogliono migliorare l'efficienza, scalare i contenuti, ridurre i costi e rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato. Vogliono ottenere risultati positivi in futuro e preservare l'identità del brand senza sovraccaricare i team.

Tuttavia, secondo i nostri dati, molti team si affidano ancora a sistemi legacy obsoleti e slegati per creare, gestire e distribuire i propri contenuti digitali. Questo ostacola la loro capacità di coinvolgere i clienti e di fornire contenuti personalizzati alle persone giuste al momento giusto.

Il 66% dei CMO intende investire in una soluzione DAM che operi al centro di un ecosistema composito e integrato per ottenere un ROI tangibile e aumentare l'efficienza. La soluzione DAM (Digital Asset Management) di Bynder, basata su cloud, fornisce un punto di riferimento unico per gli asset relativi a brand, campagne e prodotti. Le sue potenti funzionalità, i moduli integrati e l'ampia gamma di integrazioni consentono ai team di creare, archiviare, gestire e distribuire contenuti digitali in modo efficiente, offrendo un'esperienza di contenuti di qualità.

Il DAM di Bynder si spinge oltre la gestione degli asset digitali, semplificando i flussi di lavoro, risparmiando tempo e risorse, accelerando il time-to-market e aumentando la velocità di caricamento delle pagine web. Consente ai brand di spostare l'architettura delle applicazioni verso un ecosistema di blocchi modulari che possano essere composti in base alle esigenze attuali. In questo modo, i team possono aumentare il ROI e creare processi aziendali ed esperienze digitali con la flessibilità necessaria per adattarsi rapidamente a contesti ed esigenze in continua evoluzione.

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